Infestazione Hardcore #4 – 24-25 giugno 2011

Infestazione hardcore #4
24 – 25 giugno 2011
Due giorni hc contro le logiche di mercato

Infestazione hardcore nasce nel 2008 come festival di musica punk-hardcore e non solo, a sostegno di radio blackout ed in reazione ad uno scenario musicale sterile basato sul profitto, dilagante nel micromondo fashion dei locali e circoli vari.

Ciò che vogliamo creare va oltre la musica in sé, si basa su rapporti umani, affinità di pensiero e complicità nel fare.
Perciò il concerto è un mezzo per comunicare, ma anche un pretesto per incontrarsi, creare una rete di contatti, scambiare conoscenze e pratiche attraverso distro, mostre, laboratori e proiezioni.

Per quanto riguarda il benefit, tutto il ricavato va a supportare radio blackout, unica emittente libera a Torino e dintorni, da 19 anni voce di ogni lotta e forma di dissenso; Radio Blackout è autogestita, autofinanziata e si diffonde nell’etere oltre che nella rete grazie allo streaming (per saperne di più www.radioblackout.org e ascolta i 105.250 in FM)

RBO sarà presente come negli scorsi anni con il suo banchetto, a fianco delle numerose altre distro che popolano la scena della due giorni. Dato l’ampio spazio, non c’è limite per banchetti ed esposizioni (comunque contattateci un po’ prima per questioni tecniche); l’iniziativa si svolge all’interno del parco dell’ex manicomio di Collegno, a pochi passi dal Mezcal squat, occupato nel 2006 da alcuni giovani marrani ….

Ai gruppi saranno forniti nutrimento e ospitalità, se necessario un rimborso viaggio tenendo sempre conto che il fine ultimo non è il palco ma il benefit. Per i viandanti è disponibile il prato infestato per l’occasione (portate sacchi a pelo, tende, amache, ecc.).

Questa due giorni è basata sull’autogestione e vuole riaffermare l’autoproduzione musicale e la stessa musica che urla contro lo stato, senza porre troppi limiti di genere: la sostanza sta nell’attitudine hardcore!

Per info e contatti:

 

infestazione@mortemale.org

http://infestazione.noblogs.org/

 

Infestazione Hardcore #3 25-26/06 Torino

Infestazione
Hardcore#3 |
25-26 giugno 2010

Due
giorni HC contro le logiche di mercato!



 Gruppi previsti

Venerdì 25 giugno
2010

BAVA
Milano – Hardcore Sperimentale
FCT – Nuoro –
Punk/Hardecore
DILUVIO – Milano -Punk/Hardcore
LACARNE – Torino
– Sludge
ZEITGEIST – Torino – Crust
TOTALICKER – Barcellona –
Crust
BOKANOVSKY
Grenoble – Post Hardcore
JUGOS VAGINALES – Spagna – Punk


Sabato 26 giugno
2010

NEID – Viterbo –
Hardcore
RFT – Milano – Hardcore
BOYS ON DOLLS – Taranto –
PunkRock
DROP THE BOMB – Torino – Rock’n’RollHardcore
GARGANTHA
– Treviso – HardcoreVeganMelodico
1/4 MORTO – Fano –
Hardcore
DISGRACE – Spagna – Hardcore
OFU – Como –
Hardcore
CARLOS DUNGA – Firenze – TrashCore
PATRICIDE
– London – AnarkopunkQueerScene
TWO EYES BLOWING – London –
Anarkopunk


 

 

Infestazione Hardcore
nasce nel 2008 come festival di musica punk-hardcore e non solo, a
sostegno di Radio Blackout e in reazione ad uno scenario musicale
sterile basato sul profitto, dilagante nel micromondo fashion dei
locali e circoli vari.

Ciò che vogliamo creare
va oltre la musica in sè, si basa sui rapporti umani, affinità di
pensiero e complicità nel fare.

Perciò il concerto è
un mezzo per comunicare, ma anche un pretesto per incontrarsi, creare
una rete di contatti, scambiare conoscenze e pratiche attraverso le
distro, le mostre, laboratori e proiezioni.

Per quanto riguarda la
questione monetaria, tutto il ricavato va a supportare Radio
Blackout
, unica emittente libera a torino e dintorni, da
diciott’anni voce di ogni lotta e forma di dissenso; Radio Blackout è
autogestita, autofinanziata, e al momento anche sotto sfratto, per
motivi palesemente politici.

Ha infatti subito da
poco una perquisizione (che voleva essere in realtà un sequestro) in
relazione ad un’indagine sfociata negli arresti del 23 febbraio, che
hanno colpito sette antirazzisti attivi nonchè redattori di Radio
Blackout. Una manovra repressiva mirata a chiudere la bocca di chi
non si piega allo stato, con l’intenzione di sopprimere la già
scarsa libertà di espressione e censurare una realtà scomoda che
vive e cresce a Torino dal 1992.

(Per saperne di più e
per l’audio streaming www.radioblackout.org

e ascolta i 105.250 FM a
Torino).

RBO sarà presente come
negli scorsi anni con il suo banchetto, a fianco delle numerose altre
distro che popolano la scena della due giorni. Dato l’ampio spazio,
non c’è limite per banchetti ed esposizioni (comunque contattateci
un po’ prima per questioni tecniche); l’iniziativa si svolge
all’interno del parco dell’ex manicomio di Collegno, a pochi passi
dal Mezcal Squat, occupato nel 2006 da alcuni giovani
marrani…

I gruppi saranno forniti
di nutrimento e ospitalità, se necessario un rimborso viaggio
tenendo sempre conto che il fine ultimo non è il palco ma il
benefit.

Per i viandanti è
disponibile il prato infestato per l’occasione (portate sacchi a
pelo, tende, amache, ecc)

Questa due giorni è
basata sull’autogestione e vuole riaffermare l’autoproduzione
musicale e la stessa musica che urla contro lo stato, senza porre
troppi limiti di genere: la sostanza sta nell’attitudine hardcore!

Se ti senti affine a
questa linea di pensiero-azione e suoni in un gruppo contattaci al
più presto inviandoci una demo e due parole su ciò che ti spinge a
partecipare.

Blog:
http://infestazione.noblogs.org/

Per contatti:
infestazione@mortemale.org

European Squatting Meeting-17-20/06 Barcellona

 

European
squatting meeting

Giornate
Europee sull’Occupazione

Cornellá
de Llobregat, Barcellona

17-20
Giugno 2010

C.S.O.
La Forsa ( Av. de la Fama, 41
)

L’anno
scorso, il trattato di Lisbona fu adottato definitivamente,
fortificando un’Europa liberale dove i grandi obiettivi sono la
crescita economica e la competitività, la massimizzazione del
profitto capitalista come nucleo della crescita: rafforzamento della
moneta unica e dell’economia finanziaria, ristrutturazione del
profitto dei grandi capitali.

Consideriamo
che il processo d’integrazione europea si muove sulla creazione di
uno scenario comune che presenta le seguenti forme:

  • L’assimilazione
    e il recupero delle lotte sociali per rinforzare lo Stato del
    Capitale.

  • Indurimento
    delle leggi nazionali e internazionali per rinforzare la protezione
    della proprietà privata e il profitto delle imprese e come
    conseguenza logica una più grande precarizzazione e penalizzazione
    della povertà. Perdita dei diritti dei lavoratori, dibattito
    europeo sulla giornata da 65 ore, esternalizzazione della produzione
    e sue conseguenze sociali, economiche, ambientali nel malchiamato
    terzo mondo.

  • Limitazione
    della libera circolazione delle persone per mantenere il contingente
    di mano d’opera economica e disposta a qualsiasi lavoro però
    impedendo allo stesso tempo il flusso di idee e persone. Queste
    restrizioni impediscono il rafforzamento e la solidarietà tra lotte
    comuni, per esempio l’appoggio alle popolazioni migranti (CIE, nuove
    leggi migratorie…) e la nostra capacità di risposta di fronte a
    problemi globali (contro-summit).

Per
questo sentiamo la necessità di rinforzare tutte le lotte di
resistenza che provano a confrontarsi con il sistema capitalista.

La
necessità di incontrare uno strumento di analisi ci porta a
scegliere l’occupazione in sé, da un lato perché nel movimento
confluiscono i punti sopra esposti e dall’altra per il carattere
agglutinatore e trasversale delle lotte. Queste sono quindi delle
giornate per l’analisi collettiva del ruolo dell’occupazione nelle
differenti lotte e il cui obiettivo è generare strumenti che aiutino
ciascun collettivo a ripensare e rafforzare le sue strategie di
fronte ad uno scenario più comune di quello che a volte pensiamo.

Per
quel che riguarda il movimento d’occupazione, crediamo che
attualmente siamo in un punto cruciale che ci dovrebbe portare a
revisionare e valorizzare la occupazione come strumento valido di
lotta e analizzare e approfondire le strategie che si sono usate. Su
questo aspetto pensiamo che sia anche importante rivedere le risposte
giuridiche e repressive delle decisioni prese e come hanno affettato
veramente le nostre lotte. Sono state molto dure le conseguenze
legali? Siamo disposti a subire le condanne? La legalizzazione delle
case occupate ha bloccato o fatto crescere il movimento?

Durante
queste giornate ci piacerebbe approfondire da un lato, i cambi
legali, politici e sociali che ci sono stati in questi anni attorno
agli spazi occupati e si valorizzeranno le differenti strategie che
si sono usate nei differenti luoghi così come le sue conseguenze a
corto e largo raggio.

Vogliamo
senza dubbio evitare le facili comparazioni sui temi e
contestualizzare le esperienze di ogni collettivo per creare
riferimenti ma non modelli statici.

D’altra
parte, ci piacerebbe dedicare uno spazio durante le giornate alle
nuove leggi internazionali e le strategie poliziesche comuni che
possono affettare tanto l’occupazione come altre lotte.

L’obiettivo
è creare un processo collettivo di apprendimento e non creare nuove
organizzazioni né reti d’intercambio.

Vogliamo
fuggire dai dibattiti autoreferenziali e della comparazione sterile,
per sviluppare una prospettiva che ci aiuti a comprendere uno
scenario europeo sempre più uniforme e interconnesso e ad articolare
nuove forme di resistenza.

 

———————————————————————————————————————————— 

Il
prossimo 17, 18, 19 e 20 di giugno, si terrà una Incontro Europeo
sull’Occupazione al “CSO La Forsa” (Avenida de la Fama, 41,
Cornella de Llobregat – Barcelona), quindi stiamo contattando
diversi gruppi in Europa che sono interessati a partecipare.

Ci
piacerebbe che la definizione dei temi trattati sia un processo
collettivo. Quindi inviamo una prima proposta del programma sul quale
stiamo lavorando. Siamo quindi aperti a suggerimenti e opinioni. E’
anche apprezzata qualsiasi forma di diffusione dell’incontro. Se vuoi
poster dell’incontro, puoi richiederli dicendo quanti ne vuoi e dove
spedirli.

Nello
sviluppo del meeting, per rendere semplice la comprensione dei
ponenti e il flusso della discussione, sarà disponibile un sistema
di interpretazione simultanea. Poi, durante le sessioni cercheremo di
apportare alcuni scritti sui differenti aspetti su cui parlare. Se
hai qualche testo che pensi possa essere utile, per favore mandalo
via mail prima del 1 giugno (per fare fotocopie) a :

jornadaskny010@riseup.net

Per
i partecipanti che arrivano da fuori Barcellona, provvederemo
ospitalità e cibo vegano ogni giorno, ma ci piacerebbe che tutti gli
aspetti riguardanti le infrastrutture venissero considerate da
assumersi collettivamente tra i gruppi di lavoro da organizzarsi al
momento.

In
particolare, nella sessione di Sabato sera sulle differenti lotte che
sono state usate dal movimento Squatter come un generatore o come uno
strumento di sviluppo, ci piacerebbe conoscere la tua esperienza. Se
sei interessato a partecipare all’incontro, contattaci il prima
possibile. D’altra parte, se non puoi venire, ma vuoi collaborare,
puoi spedire qualsiasi materiale attinente da aggiungere al blog
dell’incontro.

Per
aggiungerti all’incontro e/o spedire informazioni, puoi contattarci a
: jornadaskny010@riseup.net

Programma:

Mercoledì
16 giugno

Arrivo
e benvenuto: Cibo, Bere e musica dal vivo (Txaranga)

Giovedì
17 giugno

Programma
del mattino

Apertura:
Presentazione dei diversi Squat presenti:

Schema
di presentazione degli spazi sociali:

  • Contesto
    storico: inizio del movimento squatter in Europa

  • Contesto
    politico: aspetti legali, repressione e strategie di risposta
    (contatti e accordi con lo stato, risposta nelle strade,
    assimilazione degli sgomberi)

  • Presente
    e futuro

  • Connessioni
    con altre lotte

Ci
piacerebbe che ogni collettivo potesse schematizzare tutto questo per
essere più facilmente comprensibile.

Programma
della sera

Discussione:

Ci
piacerebbe esporre le differenti strategie contro la repressione
seguite dai differenti spazi e luoghi e i loro effetti a lungo
termine: legalizzazioni, accordi, differenti metodi di risposta
diretta contro gli sgomberi e i suoi effetti sulle attività dello
spazio (come la presenza di bambini, il supporto di gruppi
illegali…)

Venerdì
18 giugno

Programma
del Mattino

Esposizione
di diversi casi particolari di reazione contro gli sgomberi
(cerchiamo di non privilegiare una forma su un’altra e di presentare
un largo spettro di azioni sufficientemente rappresentative nelle
diverse maniere di affrontare l’azione diretta).

Programma
della sera

Dibattito:
le conseguenze delle differenti reazioni agli sgomberi. Quali gli
effetti legali personali e di movimento a lungo termine?

Sabato
19 giugno

Programma
del mattino

Colazione
e teatro all’aria aperta

Manifestazione

Programma
della sera

Presentazione
delle differenti lotte che hanno come motore l’occupazione o che
l’hanno utilizzata per svilupparsi.

Domenica
20 giugno

Programma
del mattino

Discussione-dibattito:

Repressione
poliziesca, sviluppo dei diversi metodi repressivi, se esiste a
livello europeo una politica comune sull’occupazione e cercare di
formare una visione generale da una prospettiva legale europea
(comunanze e differenze tra nazioni e aree) Alcuni punti in
comune?Stanno usando gli stessi metodi di repressione? (Indurimento
delle pene, penalizzazione rinforzata in tutti sensi, condanne a
multe pecuniarie, indurimento degli sgomberi, proposte di
legalizzazione e ricupero degli spazi…)

Programma
della sera

Discussione-dibattito:

Mondo
poliziesco: risorse della polizia europea, come ci affetta, quali
sono i suoi sviluppi e le sue azioni (DNA, banche dati, schede
poliziali degli attivisti, accordi di blocco delle frontiere…)

Conclusioni
e proposte per il futuro.

Concerto,
beveraggi e saluti.

Le
sessioni del mattino e della sera saranno divise in due momenti con
una pausa nel mezzo.

Ci
sarà interpretazione simultanea, porta una normale radio FM con
auricolari per ascoltare l’interpretazione.

Blog:

http://jornadasokupacin.blogspot.com/

E-mail:

jornadaskny010@riseup.net

Luogo:

CSO
La Forsa” (Avenida de la Fama, 41, Cornella de Llobregat –
Barcellona)

 

22-05 Grande giornata della bugia Torino

 
 

No Sindone – sabato 22 maggio 2010 – Via Roma
(Torino). La grande festa della bugia – No Sindone alla Bugiarda

Sabato 22 maggio 2010

 

La grande festa della bugia –
No Sindone alla Bugiarda

Sabato 22 maggio dalle ore 16 – per la “grande festa della bugia”
davanti alla sede de La Stampa in via Roma – ci saremo anche noi.
 

 
Siamo quell@ della Rete No Sindone, quell@ dell’altra Torino. Laica,
anticlericale, senza religione.
Per due mesi abbiamo fatto sentire, forti e chiare, le nostre voci
libere,
abbiamo reso visibili i nostri corpi non irrigiditi dai giochi di ruolo
imposti dalla chiesa cattolica, abbiamo mostrato che, oltre i generi
imposti, c’è chi vive la propria vita da individuo, costruendola, giorno
dopo giorno, in libertà.

I maggiori quotidiani ci hanno ignorati o trattati da delinquenti. Ormai
lo schema, applicato ad ogni voce scomoda, siano no tav, antirazzisti,
occupanti di case o anticlericali è sempre lo stesso: un fragoroso
silenzio, interrotto solo da pagine farcite di falsità e veleni.

Il Primo Maggio la polizia si è schierata di fronte allo spezzone
anticlericale, tentando inutilmente di impedirne l’ingresso in piazza
Castello. Nessuno doveva vedere la papessa con tacchi a spillo, rossetto
blu cobalto, abito bianco e lungo, parrucca biondo platino assisa su un
camion seduta in una vagina gigante. Un vicequestore ci ha guadagnato
una bandierata in testa e un anarchico tre giorni di carcere. I media
hanno
fatto il resto, tra silenzi imbarazzati e veline di questura.

Pochi giornali hanno riportato la notizia scandalosa che a Torino il 2
maggio, oltre a Joseph Ratzinger, in arte Benedetto XVI, c’era anche la
papessa, più in forma e irridente che mai, nonostante il giorno prima
avesse patito gli attacchi di numerosi brutti ceffi in divisa. Ridotte
al minimo le cronache della piazza anticlericale. Mentre i cattolici
celebravano i loro lugubri riti, gli anticlericali hanno riempito per
ore ed ore piazza Madama Cristina di musica, teatro, balli, allegria.
C’è stato anche un corteo spontaneo che ha attraversato le strade di S.
Salvario al ritmo della Samba band. La BBC e la TV svizzera, France
Presse e qualche quotidiano tedesco hanno fatto servizi. Si è scomodata
persino la TV coreana, ma per i media locali era una notizia da ignorare
o nascondere tra i trafiletti di cronaca.

Per due mesi Torino è stata sotto assedio: poliziotti, carabinieri e
militari ad ogni angolo. Una sorta di zona rossa. Niente di ufficiale,
per carità, ma piazza Castello, i giardini reali e tutta la zona
limitrofa al duomo sono off limits per chi non viene con pie intenzioni.
L’ostensione della sindone, spettacolo e business, si è presa ogni
spazio. Ne hanno fatto le spese alcuni anarchici che il 14 maggio – per
protestare contro gli arresti di sette compagni, privati della libertà
per aver resistito alle cariche della polizia dopo uno sgombero – hanno
appeso alle Porte Palatine uno striscione con la scritta “Liberi
tutti”.Il gruppo è ormai alla fermata del tram, quando viene assalito da
poliziotti in borghese. In un batter d’occhio due ragazzi sono
brutalmente gettati a terra, ammanettati e arrestati. A Torino, di
questi tempi, si finisce in galera per uno striscione. Massimo Numa,
vero talento fantascientifico confinato tra le aride colonne della
cronaca, narrerà l’episodio su “La Stampa” come guerriglia urbana e
assalto ai pellegrini, guadagnandosi così il premio Nebula alla carriera
per la straordinaria capacità di evocare e descrivere universi
paralleli.
Il prezioso riconoscimento gli verrà consegnato sabato 22 maggio – dalle
16 – alla sede de “La Stampa” in via Roma in occasione della grande
giornata della bugia.

Non mancate. Ha annunciato la propria partecipazione anche la papessa.

Rete No Sindone – Sotto il lenzuolo niente

GRANDE
GIORNATA DELLA BUGIA – presso la sede della Stampa –
presenta:
Massimo Numa

 

Sabato 22 Maggio 2010 una grande festa
celebrerà al pubblico il primato detenuto dal quotidiano La
Stampa che, grazie al suo giornalista Massimo Numa, si distingue da
sempre e ancora una volta tra le testate giornalistiche torinesi per
la campagna diffamatoria nei confronti della “galassia anarchica”,
degli squatter e non solo.

 

Da sempre le manifestazioni di libero
pensiero, in quanto non omologate o non controllate dalle
istituzioni, subiscono giornalmente da parte degli organi di
informazione, e in particolare da certi giornalisti, un attacco
fortissimo con menzogne e fatti distorti o letteralmente capovolti.

Abbiamo spesso potuto leggere come il
miglior pennivendolo de La Stampa sia in buoni contatti con la
questura e sia pronto a fornire una parziale e menzognera versione
dei fatti che sia però coerente con ciò che viene
comunicato dall’alto.

 

Il più recente esempio: nei
giorni seguenti le perquisizioni e gli arresti del 12 maggio ha
sfoggiato il meglio delle sue qualità qualificando un gruppo
di persone che stendono uno striscione come un gruppo di criminali
(anarchici e delle case occupate) intenzionati ad attaccare la
sindone e la polizia, semplicemente perchè si sono recati
nella “zona rossa” di Torino, le porte palatine.

 

In ultimo questo episodio appena
elencato dovrebbe farci riflettere su come hanno cercato di
giustificare una risposta spropositata e assolutamente di stampo
fascista da parte della polizia che ha arrestato due ragazzi perché
avevano attaccato uno striscione che recava la scritta: “TUTTI
LIBERI” di fronte ai pellegrini.

 

Per questo Sabato saremo alla sede de
La Stampa a distribuire le bugie che ogni giorno si comprano con il
giornale, portando uno e più esempi di come la maggiore
testata giornalistica torinese non sia un organo di informazione
imparziale ma sia complice di questa repressione che vuole limitare
la libertà di tutti.

 

L’APPUNTAMENTO E’ PER
SABATO 22 MAGGIO
DALLE 16 IN VIA ROMA PRESSO LA SEDE DELLA STAMPA

TORINO SQUATTER

27-05 TO-Concerto gratuito per la libertà d’informazione Piazza Castello

Concerto gratuito.
Per la libertà di informazione.
A difesa di Radio Blackout 105.250 fm.
Contro la chiusura degli spazi di libertà.
Contro la chiusura di Radio Blackout 105.250 fm.

Piazza Castello, Torino

::: SPEGNI LA CENSURA, ACCENDI BLACKOUT! :::

Dal 1992 Radio Blackout 105.250 fm è una radio no profit,
volontaria, autogestita, che non gode né di finanziamenti pubblici né
privati, ma vive solo dei propri mezzi, del frutto dell’impegno di chi
la radio la forma e la fa giorno per giorno, negli eventi pubblici e
non. Una radio che vuole dare voce a tutte le lotte sociali, alle
minoranze dimenticate e in lotta, a tutti gli scartati dai media
tradizionali, dall’indubbiamente manipolata “informazione pubblica”.
Pochi peli sulla lingua, molta sostanza, molto realismo, concretezza e
cinismo. Per farla breve, diciamo le cose come stanno, senza
intermediazioni, senza editori o spinte e strattoni di alcun tipo.

Il 30 novembre 2009, è venuta in scadenza la concessione dello
stabile di via Cecchi che (per ora) ospita Radio Blackout. Il 2
dicembre, ci viene frettolosamente comunicato che in ragione della
rifunzionalizzazione dell’area (ricordate, l’accordo Comune di Torino –
Associazione Vodafone Italia e Umana Mente?) non potrà darsi corso al
rinnovo. Tuttavia, visto che una radio non può fare le valige come un
qualunque sfollato-scacciato-esiliato, abbiamo il “congruo” termine di
rilascio di 4 mesi.

Negli ultimi mesi il Comune di torino ci ha comunicato un’ulteriore
proroga del contratto fino al 30 giugno 2010. Ma, a sentire loro,
questa sarà l’ultima proroga. Non ne verranno assegnate altre.

SPEGNI LA CENSURA, ACCENDI BLACKOUT! E’ una campagna a sostegno e difesa delle libere frequenze.

ASCOLTA*SUPPORTA*SOSTIENI Data di scadenza, 30 giugno 2010. Noi l’etichetta sul tappo, non la troviamo..

Radio Blackout 105.250 fm – Associazione culturale
via cecchi 21/a, Torino
www.radioblackout.org

 

15-05 Benefit Radio Blackout Asilo Squat

 

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Sabato 15 maggio 2010 a partire dalle ore  21 all Asilo Squat via alessandria 12, Torino, benefit Radio Blackout!
Nlel corso della serata presentazione della GUIDA ILLUSTRATA AL FRASTUONO PIU’ ATROCE vol. 2, fuori ora per LAMETTE COMICS!

A seguire presentazione della compilation BRIGADISCO vol2. Si alterneranno sul palco:

– FUZZ ORCHESTRA da Milano  http://www.myspace.com/fuzzorchestra

– CARTAVETRO da genova http://www.myspace.com/cartavetro

– VATOS LOCOS AND THE ULTRAVIXEN

E subito dopo i concerto dj set con Radio Kebab e Bagheisce

21-5 Mikamale teatro L’importanza di lavarsi presto

Mikamale teatro:
L’importanza di lavarsi presto

Data Luogo Per informazioni
21 Maggio, 2010 – 21:00

Cascina Roccafranca, via Rubino, 45

Torino

segreteria@mauriceglbt.org

011 5211116

–>

Powered by Drupal, an open source content management system

–>




_______________________________________________ Nosindone mailing list Nosindone@inventati.org https://www.autistici.org/mailman/listinfo/nosindone

Ecce velum Incontro in università 13-5

Ecce velum: incontro in
università

Data Luogo Per informazioni
13 Maggio, 2010 – 18:00

Palazzo Nuovo

Via S. Ottavio, 20

segreteria@mauriceglbt.org

011 5211116

–>
Powered by Drupal, an open source content management system
–>


_______________________________________________ Nosindone mailing list Nosindone@inventati.org https://www.autistici.org/mailman/listinfo/nosindone

Torino – Caccia alla Sindone 08-05

Torino – Caccia alla Sindone

caccia.jpg

sabato 8 maggio 2010

partecipa alla


grande CACCIA ALLA SINDONE !!!



4 PROVE DI FEDE E 1 MIRACOLO!


Come partecipare:


crea il tuo equipaggio (max 4p),
trova un nome,
procurati una macchina foto e un telefonino,
iscriviti:

giovedì 06 dalle 21 alla piola di Radio Blackout

– mandando una mail ad asilosquat@autistici.org

– presentandoti direttamente sabato all’Asilo

La caccia partirà dall’Asilo alle ore 15.30.


Entro le 19 ogni gruppo dovrà superare 4 prove e inventare 1 miracolo.
Liberati dalla religione e scatena la fantasia più dissacrante…

A seguire raccolta delle testimonianze di fede per il conclave e aperitivo bellavita all’Asilo.

 


Consegna delle onorificenze pontificie e dissacrAzione dei vincitori
al Barocchio Squat dalle ore 00:00

 


Related Link: http://tuttosquat.net/

Giardini irreali benefit Blackout 25-4

foto giardini irreali benefit Blackout 25-4-2010


12 ore di informazione, cibo, alcool, teatro e non solo

striscione

striscione

..e non doveva neppure svolgersi!!!

Per non disturbare nè turbare i pellegrini accorsi ad ingrassare le tasche dei paladini del liberticidio: stato e chiesa.

Alle 13, infatti, la situazione era surreale: nella piazzetta
antistante il FENIX (giardini irreali, corso san maurizio angolo via
rossini), bloccando ogni via d’accesso, non graditi ed auto-invitati
stazionavano 3 camionette di polizia, 2 camionette e 4 pattuglie di
carabinieri, 40 agenti schierati, solito gruppone di digos, oltre
naturalmente ad altri mezzi e uomini sparsi a ‘proteggere’ i pellegrini
in processione verso piazza castello.

In dieci minuti, sotto gli sguardi torvi e rabbiosi di questi loschi figuri, viene montato tutto: distribuzioni, griglia, bar.

Pian piano e rammaricate le forze del disordine si allontanano un po’,
restano comunque una pattuglia lato via rossini e una camionetta su
corso san maurizio a bloccare i passaggi, dando prova di grande
stupidità ed inettitudine, tra ordini, rettifiche e manovre insensate
(la pattuglia su via rossini si è mossa almeno CINQUE volte avanti e
indietro di pochi metri, tornando sempre allo stesso posto, con 8-10
uomini appoggiati sopra – e ben chiusa con l’antifurto). L’intera zona
è stata presidiata da uno spiegamento spropositato di papponi
lautamente pagati da denaro pubblico, sfoggiando bassezze culturali
anche verso i propri simili, sintetizzate dal romanaccio ‘aho bella
vièqquà n’attimo’ rivolto da un poliziotto ad una carabiniera (che di
bella aveva ben poco). Attorno alle 23, provati da 10 ore di cazzeggio
più totale ed ira repressa, i mercenari dalle narici intasate hanno
ridotto l’inquinamento visivo privandoci della loro presenza, soltanto
una pattuglia di digos stoicamente resisteva fino alla conclusione,
avvenuta intorno all’una e mezza.

LE ANARCHICHE E GLI ANARCHICI, invece, in questa giornata
all’insegna dell’antifascismo, anticlericale, libertaria e festosa,
hanno snobbato la scomoda presenza dedicandosi ad occupazioni ben più
importanti: distribuiti migliaia di volantini, presenti le distro di
FENIX, Radio BlackOut, centro documentazione ‘Il Porfido’, federazione
anarchica torinese.

L’intera giornata era inoltre benefit Radio BlackOut, e senza dubbio
l’aspetto economico ha superato le più rosee previsioni, esaurite
diverse centinaia di litri di alcolici e migliaia di panini, tutto
naturalmente a prezzi popolari.

Sono stati letti alcuni comunicati (ne trovate uno sotto) e si è
svolto un breve spettacolo teatrale, azzeccata rivisitazione della
fiaba di cappuccetto rosso, col lupo ratzinger che agisce indisturbato
ed il cacciatore padoin a tutelarlo.

Seguono foto e volantino letto e distribuito a migliaia di passanti/curiosi/automobilisti

Si replica sabato 1 primo maggio dopo la Sacra Processione Anticlericale al corteo dei lavoratori

folla festosa

folla festosa

25 APRILE: DOPO LA LIBERAZIONE, L’INGANNO

Il 25 aprile del 1945 tutta l’Italia si fermò per
celebrare la fine del ventennio fascista e con esso la fine di una
sciagurata stagione politica contrassegnata da una feroce e sanguinosa
dittatura. Ma nelle speranze di coloro che contribuirono attivamente
per contrastare il regime, la fine del ventennio avrebbe dovuto
coincindere con l’inizio di una nuova era, un’epoca all’insegna di
un’inedita pace tra i popoli.

Ad animare la resistenza infatti furono tutti quegli uomini
che preferirono il carcere, il confino di polizia, l’esilio alla
sottomissione; tutti quegli uomini che per oltre vent’anni non dettero
tregua al fascismo e lo combatterono ovunque fosse stato possibile
(pensiamo ai giovani disertori e agli stessi anarchici che la
resistenza la iniziarono già negli anni venti con Lucetti – famoso per
le sue bombe contro il duce – e in particolare con gli Arditi del
Popolo, unica forma di resistenza organizzata contro le squadracce
fasciste).

Questi uomini lo facevano spinti dalle grandi idealità storiche attive nelle loro coscienze.

Oggi, a distanza di 65 anni anni da quella data, la
sensazione che si ricava volgendo lo sguardo alla situazione
complessiva è quella di un tradimento totale rispetto a chi scelse la
lotta armata in vista di un mondo migliore.

Il paese in cui viviamo è la dimostrazione più lampante delle
contraddizioni e dei limiti insiti in qualsiasi forma di democrazia.

Dietro alle false promesse di un bipolarismo di facciata, il sistema
democratico rivela il suo autentico volto: un paese dove le storiche
contrapposizioni ideologiche sono state progressivamente sacrificate
sull’altare di un populismo senza ritorno, una corsa all’ultimo voto
dove il razzismo più bieco e l’intolleranza verso il diverso diventano
la chiave del consenso.

Ora per capire come sia stato possibile creare una simile
situazione e quali fattori abbiano contribuito a determinarla è forse
necessario analizzare alcuni accadimenti che si sono verificati subito
dopo la fine della resistenza. In quei giorni i rappresentanti della
vecchia classe dirigente (responsabili della guerra e della miseria
conseguente) seppur sconfitti riuscirono con grande accortezza
diplomatica a riconquistare lo scettro dell’antico potere (basta
ricordare che nelle questure i dirigenti di polizia rimasero pressochè
gli stessi del ventennio). Ebbero dalla loro gli equilibrismi e i
compromessi del potere ma soprattutto un insperato connubio tra
partiti, sindacati e padroni.


In quei giorni vi furono molti che non insorsero, che non si
ribellarono ma che seppero immediatamente ricollocarsi nei quadri alti
del potere. Costoro per interi decenni hanno lavorato a mistificare i
pensieri e le azioni di quanti invece si sacrificarono allora.

In questa versione edulcorata la guerra partigiana non è più la lotta
di un popolo alla macchia ma il riscatto di una nazione in armi, il
partigiano non sarebbe perciò insorto per una scelta morale ma per amor
di patria o per la gloria e la vittoria di un partito.

Risulta in questo senso altrettanto fuorviante il
parallelismo storico tra il primo e il secondo risorgimento, risultato
di una interpretazione storica che mira a preservare il potere nelle
sue fondamenta.

Nella rievocazione reiterata e densa di retorica che ormai caratterizza
il 25 aprile vi ritroviamo infatti tutta l’ipocrisia e l’ambiguità di
un sistema statale che può mantenersi in piedi soltanto attraverso la
menzogna e l’annientamento sistematico dell’individuo.

Per noi libertari l’importanza del 25 aprile è invece legata
alla consapevolezza che l’avvento di una qualsiasi forma di governo
manterrà sempre in moto la macchina statale dell’inganno storico: gli
eserciti, la guerra, lo sfruttamento e la galera.

Contro la dittatura democratica. Torino Squatter, anarchici e libertari

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author by SquatYourWorldpublication date lun 26 apr, 2010 18:16Distribuzioni libertarie

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