Saverio Tommasi: OPERAZIONE PRETOFILIA

Saverio Tommasi: OPERAZIONE PRETOFILIA

Saverio Tommasi non cessa mai di stupirci… questa volta a finire nel mirino (di una microcamera nascosta) sono stati i colletti viola.

Quando Nazinger assurse all’ufficio di Pontefice, riuscì al contempo ad ottenere dal Dio semita il vicariato in Terra e, da Bush, l’immunità diplomatica in un processo statunitense che lo vedeva coinvolto in una rete di pretofolia. L’immunità concessa a Papa Maledictus XVI determinò la chiusura dei processi, e la rete pretopedofilica la passò liscia come la vasellina.

Nell’ondata di indignazione che ne scaturì emersero una serie di notizie interessanti, tra cui l’esistenza del documento Crimen sollicitationis, una direttiva del Sant’Uffizio che istruiva il clero su come comportarsi nel caso fosse venuto a conoscenza di preti che avevano sfruttato il confessionale per indulgere in atti sessuali con i petinenti.

A qualche anno di distanza, Saverio si chiede “Ma oggi, come stanno le cose? Persiste un clima di omertà in tal senso?” Detto è fatto, Saverio—che è un po’ come San Tommaso e non ci crede finché non c’ha ficcato il naso!—armato di carta e penna ha scritto alle 18 diocesi toscane una lettera in cui «confessava» di essere un omosessuale in procinto di sposarsi con una donna all’oscuro della sua omosessualità e del fatto che da bambino ricevette le attenzioni sessuali di un prete tutt’ora in servizio. Nella lettera chiedeva consiglio.

Solo 7 diocesi risposero alla lettera, ma solo 2 preti proposero a Saverio un incontro. E Saverio si presenta a quei 2 incontri armato di una microtelecamera nascosta e pubblica i 2 video dei colloqui.

Il primo prete gli consiglia di non raccontare alla moglie della propria omosessualità e, soprattutto, si preoccupa di convincerlo a non raccontare a nessuno delle violenze sessuali subite nell’infanzia dal prete ancora in servizio.

Solo il secondo prete gli chiederà di rivelare il nome del prete-pedofilo al fine di smascherarlo e tutelare altri bambini dal rischio di abusi sessuali.

Una preziosa video-inchiesta che non solo ci riconferma l’atteggiamento omertoso della Chiesa sul tema pedofilia, ci insegna anche come una persona armata di grinta e una microcamera nascosta possa mettere in ginocchio anche le istituzioni secolari.

GUARDA LA VIDEOINCHIESTA: